Webinar Tè e Cioccolati Affinati: primo abbinamento

13.11.2023

High Mountain Jin Xuan e Affinato alla Camomilla 

C'è un momento nel quale le piante sono in festa, addobbano le loro chiome di fiori ed inondano paesi e città di bouquet colorati e cromie olfattive.

Sfumature differenti si sovrappongono l'una sull'altra, si rincorrono cercando di prevaricarsi, nella tenzone amorosa per l' impollinazione, nell'egoismo elegante tipico dei fiori, così vicino all'essere umano eppure talmente diverso, talmente elegante da suscitare sempre l'estremo stupore ed interesse, senza risparmiare vecchi ne' bambini che rimangono storditi da una guerra combattuta senza armi, senza colpo ferire, travolti da un gomitolo di odori inestricabili, indistinguibili, affascinanti.

Di questo Jin Xuan è stato preservato il fiore degli anni: una bassa ossidazione che traspare da una pelle verde avocado quasi pastello, una matita colorata che disegna un prato pieno di fiori di tutti i tipi, come farebbero le mani curiose di un bambino, il cui sguardo avido tutto cattura.

Dall'opulenza della magnolia e del crisantemo all'umida terrosità che imprigiona il bouquet di un mughetto; dal miele percolato dai petali di lillà alla corposa cerosità del giacinto e del tiarè che, come monoi sulla pelle di una bella donna polinesiana, riveste la tazza sbrattata della complessità del liquore ricamata da richiami di zenzero e dalle consuete note lattiginose della cultivar, ora sotto forma di latte, ora sotto forma di mascarpone o cioccolato bianco.


Quando il liquore sfiora una scheggia di cioccolato affinato alla camomilla ecco che l'ape finalmente titilla il fiore, innesca la metamorfosi che dal complesso bouquet del fiore stesso estrarrà una nota, una soltanto, che su tutte le altre farà regina ed incoronerà, dandole la forma concreta e tangibile del frutto. La vaniglia naturale presente nella ricetta incalza i sentori lattiginosi, ammorbidisce ulteriormente la rotondità degli oolong taiwanesi mentre dell'articolato bouquet floreale della bevanda la camomilla si avvale delle inclinazioni più dolci, richiamandole a sé con l'ausilio del cacao ecuadoregno, unico per le sue note di banana e fiori bianchi.


Strato dopo strato, petalo dopo petalo, entrambi i profili aromatici si spogliano di tutti gli orpelli, abbandonando ogni sfaccettatura - oppure facendone un'unica sola unione? Chi può dirlo? - finché non ne rimane che un'infiorescenza di camomilla, completa di ogni sua declinazione, di ogni sua più celata ed altalenante caratteristica. Melata e vagamente erbacea, morbida ed al contempo pungente come quando il fiore dissecca tra i covoni di fieno, con quella personalità talvolta indolica così inaspettata da un fiore tanto innocente che, proprio per questo, risiede sul labile confine dell'esperienza, confusa tra rami e terra, tra margherite e pratoline


Testo di Omar Meglioli

 Abbinamento proposto per il webinar del 4 dicembre 2023

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